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Il Progetto HYDROSTORE ha l’obiettivo di sviluppare sistemi innovativi d’accumulo dell’idrogeno organizzando sinergicamente un insieme qualificato di aziende e di organismi di ricerca da anni impegnati nel settore. I sistemi considerati, basati sull’utilizzo di speciali materiali assorbitori, mirano a conseguire “vantaggi sostanziali in termini di riduzione dei costi (applicazioni stazionarie) e/o di pesi e ingombri (applicazioni di trasporto), rispetto ai sistemi di accumulo in serbatoi ad alta e altissima pressione”.

Lo stoccaggio dell’idrogeno entro materiali solidi come gli idruri metallici è intrinsecamente sicuro e permette di raggiungere capacità volumetriche più alte dell’idrogeno in fase liquida e, a maggior ragione, dell’idrogeno gassoso anche se ad altissima pressione. In particolare, il Progetto HYDROSTORE si propone di sviluppare i seguenti materiali e dispositivi:

-idruri a bassa temperatura di leghe preferenzialmente AB5 e AB2, da produrre sia per macinazione ad alta energia sia con metodi metallurgici tradizionali, per l’impiego in serbatoi prototipo per imbarcazioni con motorizzazione elettrica a cella a combustibile PEM;

-idruri ad alta temperatura a base Mg, adeguatamente catalizzati  prodotti per macinazione ad alta energia, da utilizzare in serbatoi per applicazioni stazionarie;

-idruri chimici (sodio-boro idruri), da usare in serbatoi per applicazioni stazionarie;

Gli obiettivi del Programma sono tutti concretamente perseguibili, integrati, estremamente innovativi ed utili allo sviluppo del settore nel sistema Paese e consistono in consistono in:

-realizzare la prima ed unica filiera di produzione nazionale di idruri metallici “tradizionali” di leghe preferenzialmente del tipo AB5 e AB2, e a base Mg, per lo stoccaggio di idrogeno, operativa dalla ricerca sino alla scala pilota e preindustriale;

-validare tali idruri su scala pilota e preindustriale;

-verificare l’applicabilità di idruri chimici e di relativi sistemi pilota stazionari;

- realizzare prototipi funzionanti di serbatoi finalizzati a specifiche applicazioni, su scala pilota e preindustriale: stazionario, trasporto su imbarcazioni per acque interne;

-studiare l’integrazione e l’ottimizzazione dei prototipi sviluppati con sistemi di produzione dell’idrogeno mediante elettrolisi dell’acqua (realizzando a questo scopo un dispositivo innovativo) da fonti rinnovabili (fotovoltaico ed eolico) e del suo utilizzo in sistemi di generazione cogenerativi.

Partner:  Acta S.p.a., Università degli Studi di Padova, TPA Brianza, Giacomini S.p.A., Università di Roma La Sapienza, Consorzio Interuniversitario per lo Sviluppo dei sistemi a Grande Interfase CSGI, Università degli Studi di Pisa, RSE S.p.A., SOL S.p.A., Università degli Studi di Genova, ENEA, SGS Future S.R.L., ENEL Ingegneria e Innovazione  S.p.A (capofila)